Negli ultimi anni, il tema della cybersecurity ha assunto sempre maggiore rilevanza. Spesso si parla di attacchi informatici alle grandi aziende, che finiscono sui giornali e alimentano l’attenzione mediatica. Tuttavia, il rischio riguarda anche le piccole e medie imprese (PMI) italiane, in particolare quelle che operano nel settore del Made in Italy.
Quali sono le principali sfide per le PMI del Made in Italy in materia di cyber security? Quali sono le opportunità? Vediamolo insieme.
I principali rischi
Le PMI del Made in Italy possono essere attaccate da vari tipi di minacce informatiche. Eccone alcune.
Il malware è un software malevolo che si infiltra nel sistema informatico della PMI e cerca di danneggiare i dati e i computer aziendali. Esistono molte tipologie di malware, tra cui i virus, i worm e i trojan.
Il phishing è un attacco che avviene tramite e-mail o messaggi di testo. Gli hacker cercano di ingannare i dipendenti della PMI facendosi passare per qualcuno che conoscono o che rappresenta un’azienda con cui l’azienda ha rapporti commerciali.
Il ransomware è un tipo di malware che crittografa i dati aziendali, impedendo l’accesso. Gli hacker chiedono poi un riscatto per sbloccare i dati.
Una delle forme più pericolose di attacco informatico è il Distributed Denial of Service (DDoS). In pratica, si tratta di un attacco condotto da una rete di computer che cercano di saturare il server dell’azienda al punto da renderlo inaccessibile.
Le opportunità
Nonostante le sfide, le PMI del Made in Italy possono cogliere molte opportunità in materia di cyber security. Eccone alcune.
La prima grande opportunità che le PMI del Made in Italy hanno è quella di investire nella sicurezza informatica. Ciò significa dotarsi di firewall, antivirus e software di sicurezza all’avanguardia, oltre a proteggere i dati aziendali con la crittografia e la verifica dell’identità dei singoli utenti.
Le PMI del Made in Italy possono organizzare corsi di formazione per il personale aziendale sulla sicurezza informatica. La formazione dovrebbe riguardare l’utilizzo di password sicure, la verifica dell’autenticità degli e-mail in arrivo e la segnalazione immediata di eventuali problemi o falle di sicurezza.
Anche le PMI del Made in Italy possono sfruttare le norme di legge che richiedono ai fornitori di servizi informatici di rispettare gli standard di sicurezza informatica. Ciò consente alle PMI di identificare i fornitori che offrono servizi adeguati in materia di cyber security.
Conclusioni
Le PMI del Made in Italy hanno molte sfide da affrontare in materia di cyber security, ma anche molte opportunità. Per minimizzare il rischio informatico, è importante investire nella sicurezza informatica, organizzare corsi di formazione e rispettare le norme di legge. In questo modo, le PMI del Made in Italy potranno proteggere i propri dati, garantire la continuità del business e mantenere la propria posizione competitiva sul mercato nazionale e internazionale.