L’innovazione aperta (Open Innovation) è una pratica consolidata nel mondo delle imprese che hanno visto in essa un nuovo modo di fare ricerca e sviluppo, coinvolgendo attivamente il proprio ecosistema di partner, ricercatori e clienti nella realizzazione di soluzioni innovative. Se il concetto di Open Innovation è diffuso nel settore privato, la sua applicazione presso la Pubblica Amministrazione può rappresentare un passaggio decisivo per la fornitura di servizi pubblici sempre più personalizzati, efficienti e innovativi.
L’open innovation si riferisce ad un insieme di strategie e pratiche che hanno come obiettivo principale l’apertura del processo innovativo, coinvolgendo attivamente e in modo collaborativo il proprio ecosistema di partner, ricercatori, clienti, fornitori e organizzazioni terze nella creazione di nuove e innovative soluzioni. Questo approccio implica una maggiore apertura, collaborazione e trasparenza, oltre che una maggiore capacità di apprendimento e adattamento alle esigenze del mercato.
In una società sempre più digitale, in cui gli utenti sono sempre più esigenti e consapevoli, la Pubblica Amministrazione deve imparare a cogliere i vantaggi dell’Open Innovation per offrire servizi pubblici sempre più efficienti, user-friendly e orientati alle esigenze dei cittadini.
Il termine “Open Innovation” è stato coniato nel 2003 dal professor Henry Chesbrough dell’Università della California, Berkeley, per descrivere una nuova metodologia che sfrutta la collaborazione tra attori diversi per sviluppare nuove soluzioni in modo condiviso. L’approccio di Open Innovation può essere di due tipi: verso l’esterno (Outside-in) e verso l’interno (Inside-out).
L’Open Innovation verso l’esterno, ovvero quello che coinvolge soggetti esterni all’organizzazione, tipicamente viene chiamato “Open Innovation 2.0“, ed è incentrato su un approccio collaborativo che coinvolge un mondo di soggetti esterni che concorrono a sviluppare soluzioni innovative. In questo caso, il processo innovativo viene guidato dal bisogno, ovvero dalle domande poste dal mercato e dai suoi attori. Gli stakeholder esterni vengono coinvolti attivamente nella fase di ideazione e di sviluppo del prodotto o del servizio, lavorando insieme all’organizzazione per costruire soluzioni innovative.
L’Open Innovation verso l’interno, ovvero quello che coinvolge soggetti interni all’organizzazione, tipicamente viene chiamato “Open Innovation 1.0“, ed è incentrato su una collaborazione tra i dipendenti dell’organizzazione, potenziando la condivisione delle conoscenze e delle competenze interne per sviluppare soluzioni innovative. In questo caso il processo innovativo viene guidato dall’offerta, ovvero dalla tecnologia e dalle competenze di cui l’organizzazione dispone internamente.
Nella pubblica amministrazione, l’open innovation è un’opportunità per migliorare la qualità del servizio erogato, aumentando la soddisfazione dei cittadini e promuovendo l’efficienza e l’efficacia della macchina pubblica. Inoltre, l’adozione di tale approccio consente di coinvolgere attivamente gli stakeholder esterni, favorendone la partecipazione alla realizzazione e l’efficacia delle politiche pubbliche adottate.
L’approccio di Open Innovation può essere utilizzato nella Pubblica Amministrazione come un mezzo per aumentare l’efficacia e l’efficienza del servizio pubblico, coinvolgendo attivamente i cittadini e gli stakeholder esterni nella definizione di soluzioni innovative. Inoltre, l’Open Innovation può rappresentare un importante strumento di collaborazione e scambio di conoscenze per sviluppare soluzioni innovative in uno scenario di cambiamento sempre più veloce.
In questo senso, la Pubblica Amministrazione deve assumere un ruolo di mediazione e facilitazione, promuovendo l’interazione tra i diversi attori e favorire l’innovazione dei servizi pubblici. Inoltre, la PA deve superare alcune barriere culturali e organizzative che frenano l’adozione di pratiche innovative, come la mancanza di risorse e competenze, la resistenza al cambiamento e la tendenza al isolamento rispetto al mondo del business e della società civile.
Per questo motivo, l’Open Innovation nella Pubblica Amministrazione non deve essere vista come un’alternativa alla tradizionale gestione dei servizi pubblici, ma come una pratica complementare che contribuisce a migliorare l’erogazione di servizi pubblici di qualità. In questo senso, le best practices dell’Open Innovation possono essere integrate nella gestione dei servizi pubblici, migliorando l’esperienza dei cittadini e favorendo la partecipazione active nell’implementazione delle politiche pubbliche.
L’Open Innovation ha le proprie best practices, consolidates attraverso numerosi casi di studio e progetti in numerosi settori e aree del mondo accademico. Le best practices originalmente sviluppates nel settore privato, possono essere utilizzate anche nella Pubblica Amministrazione, garantendo il raggiungimento di risultati positivi.
La prima best practice dell’Open Innovation è quella di coinvolgere i cittadini e gli stakeholder nella fase ideativa. Si tratta di un processo di coinvolgimento in cui il cittadino diviene attore della progettualità pubblica, dando vita a una relazione di trust tra il cittadino e le istituzioni, grazie ad un maggiore livello di inclusione e democratizzazione delle soluzioni adottate dagli enti pubblici.
La seconda best practice riguarda la collaborazione con altre organizzazioni pubbliche e private, attraverso l’utilizzo di piattaforme tech-based, social network o altre modalità per lo scambio di idee, leva economica importante e una strada particolarmente utile nella fase di sviluppo dei prototipi, in cui gli stakeholder esterni possono dar vita a co-creationi innovative.
La terza best practice riguarda l’utilizzo di contesti di innovazione, come hackathon, fab lab o altri contesti collaborativi che incentivano il cittadino a partecipare attivamente al processo innovativo, in una logica di co-creation e di inclusione sociale.
Le best practices dell’Open Innovation possono essere sperimentate dalla Pubblica Amministrazione, utilizzando nuove tecniche per il coinvolgimento dei cittadini e degli stakeholder esterni, e favorendo una maggiore trasparenza e apertura sociale nella realizzazione delle politiche pubbliche.
I risultati dell’Open Innovation nella Pubblica Amministrazone sono cambiamenti e miglioramenti dei servizi erogati, grazie all’introduzione di nuove pratiche e tecnologie innovative, attraverso un processo di apertura e collaborazione con gli stakeholder pubblici e privati.
Uno dei casi più eclatanti è quello del Comune di Milano, che ha adottato un’innovativa piattaforma di monitoraggio di servizi tecnologici, come la rete wifi, le